Punzo: me ne vado. Graziano: auguri

Punzo: me ne vado. Graziano: auguri
L'affondo del cavaliere: «Fs al posto del Cis nelle vicepresidenze? Una precisa scelta di campo»

«Il Cis-Interporto che ho l’onore di presiedere è uno straordinario caso di eccellenza e di associazionismo. Centinaia di imprese private che si mettono insieme, come utenti e azionisti, per dar vita a un distretto di grande qualità in una regione difficile. Credo che il nostro Gruppo dovrebbe rappresentare un vanto per l’Unione di Napoli. Così evidentemente non è e non posso che trarne le necessarie, dolorose conseguenze. Con la presente, nella rassicurante consapevolezza di togliere l’impaccio, ti comunico la mia indisponibilità a svolgere qualunque incarico associativo. Nelle prossime ore formalizzerò il ritiro del gruppo Cis-Interporto dall’Unione degli Industriali di Napoli». Si chiude così una pesantissima lettera, firmata da Gianni Punzo, presidente del distretto nolano, indirizzata venerdì a Paolo Graziano, leader designato dell’associazione di Palazzo Partanna. Proprio domani, colui che si avvia a diventare il successore di Gianni Lettieri, presenterà in giunta squadra e programma. E proprio alla composizione della squadra di vertice della nuova Unione si riferisce il cavaliare del lavoro: «Apprendo oggi— scrive sempre Punzo nel pomeriggio del 19 novembre scorso —, ossia a 48 ore dalla giunta di presentazione della squadra, che sei obbligato a ritirare l’invito da tempo rivoltomi a far parte del prossimo comitato di presidenza dell’associazione. Alla mia età, con qualche risultato imprenditoriale alle spalle e spero molte sfide ancora davanti, accolgo questa notizia serenamente, forse persino con un’oncia di sollievo». Poi, però attacca: «Purtroppo le motivazioni da te addotte e il fatto che rappresento 550 imprese azioniste del gruppo Cis-Interporto mi obbligano a sottolineare alcune gravi anomalie di questa vicenda...». Per esempio, «stando a quanto da te riferito il veto sul mio nome da parte della presidente Emma Marcegaglia e dell’amministratore delegato del Gruppo Fs Mauro Moretti». Ferrovie dello Stato di cui il timoniere del fortino nolano precisa di essere «concorrente attraverso la società Ntv». La stessa compagine nella quale siede anche Luca di Montezemolo: «Mio amico da 30 anni e persona che stimo moltissimo, opinione evidentemente non condivisa dall’attuale presidente di Confindustria».

LA REPLICA DI GRAZIANO - Fin qui Punzo. A stretto giro (venerdì sera) arriva la risposta di Graziano. Che non si fa pregare e soprattutto non le manda a dire: «Sono profondamente dispiaciuto per quanto mi scrivi con la tua lettera di questo pomeriggio perché mi attribuisci un comportamento anni luce lontano dal mio stile, dal mio modo di essere e dalla mia formazione». E ancora: «Non ho mai derogato al principio di riservatezza circa la composizione della squadra di presidenza dell’Unione e pertanto sono assolutamente infondate e prive di qualsiasi veridicità le tue affermazioni circa il ruolo che avrebbero avuto la presidente Marcegaglia e l’ingegner Moretti nella mia autonoma decisione di non aver previsto la tua presenza tra i vicepresidenti». Proprio a Emma Marcegaglia il titolare della Magnaghi aeronautica «riconosce grande correttezza, stile e rispetto dei ruoli e, quindi, ogni affermazione in senso contrario è destituita di ogni fondamento». Graziano — pur senza mai eccedere nei toni— è un fiume in piena: «Mi sarei aspettato da te comportamenti e sentimenti di vicinanza e di sostegno che invece mi neghi». La «mie valutazioni e le mie decisioni sulla composizione della squadra di presidenza sono state ispirate da principi di autonomia. Scelte che comunicherò alla giunta lunedì 22 novembre». Quindi: «Tanto precisato, prendo atto con rammarico del fatto che proporrai agli organi del Cis l’uscita dall’Unione industriali di Napoli. Al tempo stesso consentimi, con amichevole franchezza, di dirti che ho la sensazione - e stante la tua storia e statura imprenditoriale la cosa mi appare ad un tempo grave ed incomprensibile - che tu voglia condizionare le mie scelte, cosa che non posso accettare ne da te ne da altri. Mi corre, infine, l’obbligo di ribadire che trovo del tutto improprio cercare di trasferire all’interno dell’Unione le tensioni e i contrasti di cui leggiamo da un po’ di tempo sui giornali nazionali, tra il gruppo Fs e la società Ntv a cui appartieni». E Graziano termina con una frase che tutto sembra tranne la richiesta di cambiare idea: «Ti ricambio gli auguri, saluti affettuosi».

RISCRIVE PUNZO - Tutto finito? No, Punzo controreplica ieri con una seconda lettera a Graziano (che, però, fino a tarda sera non aveva ancora ricevuto): «Da mesi, in più occasioni, davanti a molte persone hai sollecitato con forza il mio ingresso nella costituenda squadra di presidenza e le persone presenti agli incontri potranno ben confermare quanto sopra». Il presidente dl Cis-Interporto ribadisce: «Ho appreso da te, a 48 ore dalla giunta di designazione della squadra, che la mia presenza non era ritenuta opportuna dalla presidente Marcegaglia e da Moretti. Lo stesso messaggio è stato dato da te a più persone negli stessi identici termini e nelle stesse ore». Ti «faccio notare, peraltro, che il gruppo Fs è un concorrente anche dell’iniziativa sui treni merci di Interporto Campano. Forse in questa prospettiva va collocato l’inusuale attivismo dell’ingegner Moretti verso l’Unione di Napoli. Ed è soprattutto in quest’ottica che l’eventuale ingresso nel comitato di presidenza di un rappresentante del gruppo Fs al posto di un rappresentante del gruppo Cis-Interporto appare come una precisa scelta di campo a sfavore del territorio e delle iniziative di Interporto Campano». E chiosa: «Per carità di patria evito di risponderti relativamente alle accuse di condizionamenti e alle pressioni che mi pare invece tu subisca da molte, troppe parti e soprattutto da aziende che spesso non vivono ma usano il territorio. In conclusione direi che abbiamo già perso tutti troppo tempo». Da Nola, poi, fonti uffciali fanno sapere che «se si verificheranno le condizioni citate nelle lettere il cavalier Punzo è pronto, domani, a votare contro la squadra e il programma presentati da Graziano». Poi le strade si allontaneranno. «Ma non solo: alcuni eventuali vice che potrebbero essere designati dal nuovo leader, vicini all’Interporto, non accetterebbero la proposta». Primo fra tutti Luciano Cimmino (Mr. Yamamy e Carpisa). Lettieri Il presidente uscente non parla. Ma questa improvvisa impennata di tensione non può far piacere nemmeno a lui, visto che ha annunciato da tempo una successione unitaria e senza polemiche.

Commenti

MARK ha detto…
La situazione di Napoli sta diventando una cosa insostenibile
Sosteniamo Gianni Lettieri come futuro sindaco