Nola, arrestato Salvatore Russo
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Latitante da 15 anni. Ricercato, consierati tra i 30 latitanti più pericolosi d’Italia, per più di dieci anni è stato impossibile catturarlo.Poi all'alba del 31 ottobre 2009 viene catturato. Nessuna resistenza, non ha tentato di dare false generalità.
Finisce così la latitanza di Salvatore Russo, il fratello Pasquale (tuttora ricercato), capo dell’omonimo clan camorristico, attivo nell’agro nolano.
Russo è stato condannato all'ergastolo per omicidio e per associazione a delinquere di stampo mafioso, occultamento di cadavere e altro, ed è ricercato dal 1995.
Un tempo, Salvatore Russo, come il fratello, era stato ai vertici della Nuova Famiglia del boss Carmine Alfieri (o’ ntufato), da anni arrestato e dichiaratosi collaboratore di giustizia.
Forse, forte del suo ruolo pare che fosse riuscito a sottrarsi alla sfera d’azione delle forze dell’ordine senza allontanarsi dalla sua zona di appartenenza, vale a dire Nola, come il fratello Pasquale che negi ultimi annii, era stato addirittura scoperto (e per questo erano state avviate indagini), che, si era con buona probabilità,recato, di notte, alla radiologia del nosocomio locale per accertamenti.
A dimostrazione del fatto che Salvatore Russo non aveva abbandonato il territorio, è stato bloccato dalla Polizia di Stato a pochi chilometri di distanza, vale e dire a Napoli.
Stando alle cronache, l’ascesa dei fratelli Pasquale Salvatore Russo inizia negli anni Settanta, dopo aver stretto legami con il clan di Mario Fabbrocino e dopo aver preso contatto con Michele Zaza e con la mafia siciliana.
Successivamente all’organizzazione di Alfieri, con l’arresto di quest’ultimi erano riusciti a mantenere un ruolo di egemonia, portando, però, sul territorio un tipo di camorra, che come rimarcato più volte anche dalle forze dell’ordine soprattutto di recente, aveva perso, in parte, le caratteristiche di quella di “strada”, affinandosi e manifestando un maggiore interesse per i settori del’imprenditoria.
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