Capodanno, bollettino da guerra: 85 feriti nel napoletano
Capodanno, bollettino da guerra: 85 feriti nel napoletano
Martedi 1 Gennaio 2008
Sono ottantacinque le persone ferite in provincia di Napoli, quarantacinque dei quali nel capoluogo, e di questi cinque minori. Tutte hanno riportato ferite per ustioni da botti. Inizia così il 2008 in Campania, macchiato ovviamente dalle tragedie di Torre Annunziata e di Trentola Dugenta, dove un trentenne è rimasto ucciso ed un bambino di 10 anni rischia la vita a causa di proiettili vaganti.
Secondo i dati della Polizia il bilancio delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno, in tutt’Italia, è allarmante, sebbene in lieve calo rispetto al 2006. In totale sono 449 i feriti lievi, con prognosi inferiore ai 40 giorni, e di 24 feriti gravi, con prognosi superiore ai 40.
Una notte di San Silvestro comunque segnata dal sangue e dalle disgrazie. Nel Cuneese è finita in un duplice omicidio una festicciola di Capodanno a Racconigi, mentre a Rosarno un romena diciassettenne è stata uccisa dal suo convivente durante i festeggiamenti di fine anno. A Roma un quindicenne ha avuto un improvviso malore mentre era ad una festa in casa di amici ed è morto sul colpo. Infine lo scoppio di petardi ha causato decine di feriti, alcuni anche in modo grave.
La ragazza romena, giunta in Calabria due anni fa con i genitori, e madre di una bambina di due mesi, si trovava in casa, con il convivente italiano, padre della piccola, e con altre persone. Sarebbe stato lui a sparare ed ora è in stato di fermo per omicidio volontario, mentre sono ricercate altre due persone. A Racconigi due giovani, uno italiano ed un minorenne albanese, sono stati uccisi a coltellate dopo una lite per motivi passionali. Con loro c’era una ragazza genovese di 20 anni. Il responsabile, già fermato, è un diciottenne.
I colpi d’ arma da fuoco esplosi per festeggiare sono stati la causa del ferimento di altre persone: a Palermo una donna di 41 anni è stata colpita mentre da un balcone guardava i fuochi d’artificio. Identica la circostanza in cui un’altra donna è stata ferita a Trani. Nel casertano sono stati cinque i feriti, compreso il piccolo Karim, che lotta tra la vita e la morte con un colpo di pistola conficcato in testa. I tradizionali botti non hanno risparmiato ferite gravi e amputazioni. Nel tarantino una donna ha perso la vista da un occhio a causa dell’ esplosione ravvicinata di un petardo. Rischiano la vista anche due persone, un uomo ed un ragazzo di 17 anni, in provincia di Udine ed un trentenne di Pompei.
Tanti anche i feriti alle mani nel maneggiare il materiale pirotecnico: a Palermo e’ stata necessaria l’ amputazione di un braccio ad un uomo al quale era scoppiato un petardo in mano. Amputazioni anche alle mani per tre persone a Roma, una delle quali aveva raccolto un petardo da terra. E rischia di perdere l’ uso di entrambe le mani un ventitrenne in provincia di Bari, mentre ad un giovane ferito in provincia di Lecce i sanitari stanno tentando di salvare la mano ferita. Le cifre provvisorie piu’ consistenti dei feriti dai botti sono quelle registrate nel Napoletano, un’ ottantina, in Calabria, dove i feriti sono stati 20, e in Veneto, dove i feriti sono stati una ventina ma tutti lievi.
Un uomo di 34 anni, originario di Napoli e residente a Foggia, e’ stato ferito all’occhio sinistro da un petardo che gli e’ scoppiato vicino al volto durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro. Soccorso e portato in ospedale dove i medici gli avevano prescritto il ricovero, l’uomo ha rifiutato di fermarsi ed e’ andato via dopo la medicazione. La lesione e’ stata giudicata guaribile in un mese. Complessivamente, il bilancio dei feriti per i botti di Capodanno nel foggiano e’ di undici persone, nessuna delle quali ha riportato lesioni gravi.
E’ grave invece l’uomo di 29 anni di Pompei che rischia di perdere un occhio per l’esplosione di un petardo. L’uomo che si trovava a Poggiomarino e’ stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore (Salerno) dove i sanitari hanno deciso il trasferimento presso il reparto di oculistica dell’ospedale ‘Vecchio Pellegrini’ di Napoli.
La prognosi e’ riservata. Prognosi dai dieci ai 15 giorni per le altre sette persone rimaste ferite a causa dei botti di fine anno: cinque hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ ospedale ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ del capoluogo, una all’’Umberto’ I di Nocera Inferiore ed un’altra al nosocomio di Sarno. In totale, sono otto le persone rimaste ferite nel corso dei festeggiamenti per il capodanno a Salerno e provincia. In provincia di Caserta i feriti a causa dei botti sono stati 11, 4 in meno dello scorso anno, ma ben cinque sono state le persone raggiunte da proiettili vaganti, tutte nell’agro aversano. Oltre al bambino tunisino, si sono fatti medicare nell’ospedale di Aversa perche’ colpiti di striscio da proiettili vaganti un giovane di 20 anni di Casal di Principe, uno di Casaluce di 33 anni, un 14enne e un ventunenne di Aversa.
Martedi 1 Gennaio 2008
Sono ottantacinque le persone ferite in provincia di Napoli, quarantacinque dei quali nel capoluogo, e di questi cinque minori. Tutte hanno riportato ferite per ustioni da botti. Inizia così il 2008 in Campania, macchiato ovviamente dalle tragedie di Torre Annunziata e di Trentola Dugenta, dove un trentenne è rimasto ucciso ed un bambino di 10 anni rischia la vita a causa di proiettili vaganti.
Secondo i dati della Polizia il bilancio delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno, in tutt’Italia, è allarmante, sebbene in lieve calo rispetto al 2006. In totale sono 449 i feriti lievi, con prognosi inferiore ai 40 giorni, e di 24 feriti gravi, con prognosi superiore ai 40.
Una notte di San Silvestro comunque segnata dal sangue e dalle disgrazie. Nel Cuneese è finita in un duplice omicidio una festicciola di Capodanno a Racconigi, mentre a Rosarno un romena diciassettenne è stata uccisa dal suo convivente durante i festeggiamenti di fine anno. A Roma un quindicenne ha avuto un improvviso malore mentre era ad una festa in casa di amici ed è morto sul colpo. Infine lo scoppio di petardi ha causato decine di feriti, alcuni anche in modo grave.
La ragazza romena, giunta in Calabria due anni fa con i genitori, e madre di una bambina di due mesi, si trovava in casa, con il convivente italiano, padre della piccola, e con altre persone. Sarebbe stato lui a sparare ed ora è in stato di fermo per omicidio volontario, mentre sono ricercate altre due persone. A Racconigi due giovani, uno italiano ed un minorenne albanese, sono stati uccisi a coltellate dopo una lite per motivi passionali. Con loro c’era una ragazza genovese di 20 anni. Il responsabile, già fermato, è un diciottenne.
I colpi d’ arma da fuoco esplosi per festeggiare sono stati la causa del ferimento di altre persone: a Palermo una donna di 41 anni è stata colpita mentre da un balcone guardava i fuochi d’artificio. Identica la circostanza in cui un’altra donna è stata ferita a Trani. Nel casertano sono stati cinque i feriti, compreso il piccolo Karim, che lotta tra la vita e la morte con un colpo di pistola conficcato in testa. I tradizionali botti non hanno risparmiato ferite gravi e amputazioni. Nel tarantino una donna ha perso la vista da un occhio a causa dell’ esplosione ravvicinata di un petardo. Rischiano la vista anche due persone, un uomo ed un ragazzo di 17 anni, in provincia di Udine ed un trentenne di Pompei.
Tanti anche i feriti alle mani nel maneggiare il materiale pirotecnico: a Palermo e’ stata necessaria l’ amputazione di un braccio ad un uomo al quale era scoppiato un petardo in mano. Amputazioni anche alle mani per tre persone a Roma, una delle quali aveva raccolto un petardo da terra. E rischia di perdere l’ uso di entrambe le mani un ventitrenne in provincia di Bari, mentre ad un giovane ferito in provincia di Lecce i sanitari stanno tentando di salvare la mano ferita. Le cifre provvisorie piu’ consistenti dei feriti dai botti sono quelle registrate nel Napoletano, un’ ottantina, in Calabria, dove i feriti sono stati 20, e in Veneto, dove i feriti sono stati una ventina ma tutti lievi.
Un uomo di 34 anni, originario di Napoli e residente a Foggia, e’ stato ferito all’occhio sinistro da un petardo che gli e’ scoppiato vicino al volto durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro. Soccorso e portato in ospedale dove i medici gli avevano prescritto il ricovero, l’uomo ha rifiutato di fermarsi ed e’ andato via dopo la medicazione. La lesione e’ stata giudicata guaribile in un mese. Complessivamente, il bilancio dei feriti per i botti di Capodanno nel foggiano e’ di undici persone, nessuna delle quali ha riportato lesioni gravi.
E’ grave invece l’uomo di 29 anni di Pompei che rischia di perdere un occhio per l’esplosione di un petardo. L’uomo che si trovava a Poggiomarino e’ stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore (Salerno) dove i sanitari hanno deciso il trasferimento presso il reparto di oculistica dell’ospedale ‘Vecchio Pellegrini’ di Napoli.
La prognosi e’ riservata. Prognosi dai dieci ai 15 giorni per le altre sette persone rimaste ferite a causa dei botti di fine anno: cinque hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ ospedale ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ del capoluogo, una all’’Umberto’ I di Nocera Inferiore ed un’altra al nosocomio di Sarno. In totale, sono otto le persone rimaste ferite nel corso dei festeggiamenti per il capodanno a Salerno e provincia. In provincia di Caserta i feriti a causa dei botti sono stati 11, 4 in meno dello scorso anno, ma ben cinque sono state le persone raggiunte da proiettili vaganti, tutte nell’agro aversano. Oltre al bambino tunisino, si sono fatti medicare nell’ospedale di Aversa perche’ colpiti di striscio da proiettili vaganti un giovane di 20 anni di Casal di Principe, uno di Casaluce di 33 anni, un 14enne e un ventunenne di Aversa.
Commenti